Guidare in Giappone - Domande frequenti - Japanspecialist
Guidare in Giappone
Grazie all'efficiente sistema di trasporto pubblico giapponese presente nelle città più grandi, le auto generalmente non sono necessarie alla maggior parte dei visitatori che viaggiano in Giappone. Coloro che desiderano essere più liberi e che vogliono raggiungere destinazioni più remote, tuttavia, potrebbero trarre vantaggio dal noleggio di un'auto. Guidare in Giappone è un'esperienza piacevole: le condizioni delle strade sono eccellenti e gli altri conducenti sono ben educati. Di seguito troverete tutte le informazioni che potrebbero esservi utili al riguardo.
In Giappone ogni conducente deve essere in possesso di una patente di guida locale valida e una patente di guida internazionale. Se non si dispone di questi documenti, l'auto non potrà essere noleggiata e l'eventuale importo pagato anticipatamente non sarà rimborsabile. Per poter noleggiare un'auto, dovrete inoltre confermare di guidare da almeno un anno e informare Japanspecialist della vostra età. In alcuni casi è possibile prenotare il GPS in lingua inglese, ma non è garantito ovunque.
Tenete presente che in diverse località sono richiesti pedaggi per il passaggio e/o la circolazione, e il parcheggio nelle città più grandi è di norma a pagamento: il dovuto è abitualmente regolato in loco in contanti.
In Giappone si guida sul lato sinistro della strada. Guidare sotto l'effetto dell'alcol è severamente vietato e punito.
Il Giappone è generalmente sicuro per la guida, ma considera:
Sicurezza
Guidare a sinistra, buone condizioni della strada, ma le regole del traffico e la navigazione in giapponese possono essere difficili.
Facilità
Il parcheggio può essere costoso, specialmente nelle città. Il trasporto pubblico è eccellente e conveniente.
Regolamenti
Potrebbe essere richiesto un permesso di guida internazionale o una traduzione in giapponese. Studia e rispetta le regole del traffico.
In Giappone le auto viaggiano sul lato sinistro della strada, quindi il volante e anche il sedile del conducente si trovano sul lato opposto, a destra. È possibile condurre un veicolo a partire dai 18 anni.
E' assolutamente vietato bere alcolici se si deve guidare. I segnali stradali e le norme relative alla circolazione seguono gli standard internazionali e la maggior parte della segnaletica è bilingue (giapponese e inglese). Prima di attraversare un binario ferroviario, il conducente deve fermare completamente il veicolo.
I limiti di velocità sono 80-100 km/h sulle autostrade; 40 km/h nei centri abitati; 30 km/h lungo stradine strette e vicoli; 50-60 km/h altrove.
Per utilizzare le autostrade, alcuni tunnel e alcuni percorsi panoramici sarà necessario pagare un pedaggio.
Le condizioni della rete stradale sono generalmente buone, anche se alcuni vicoli cittadini possono rivelarsi molto stretti e persino ardui da percorrere, a causa delle dimensioni maggiori dei veicoli di oggi. Nei centri città e tutto intorno agli stessi, gli ingorghi possono rivelarsi un vero problema.
Gli stranieri possono guidare in Giappone solo se in possesso di una patente di guida internazionale (IDP), che ha una validità massima di un anno. Allo scadere dell'anno, sarà possibile ottenere una nuova IDP soltanto tornando al Paese d'origine e soggiornandovi per almeno tre mesi consecutivi.
Importante: l'IDP può essere ottenuta soltanto nel proprio Paese d'origine, non viene rilasciata in Giappone. Di solito si ottiene su richiesta all'associazione automobilistica nazionale del proprio Paese, a costi limitati (20-30 EUR nella maggior parte degli Stati). In Giappone sono riconosciute valide solamente IDP rilasciate in conformità alla Convenzione di Ginevra del 1949, ovvero quelle emesse dalla maggior parte delle nazioni.
Qualora l'IDP rilasciata nel Paese d'origine non fosse conforme alla Convenzione di Ginevra, sarà richiesta una traduzione ufficiale in giapponese della licenza nazionale. In Giappone questo tipo di traduzione può essere ottenuta tramite la JAF (Japan Automobile Federation).
I Paesi che rilasciano IDP non basati sulla Convenzione di Ginevra sono Belgio, Estonia, Francia, Germania, il Principato di Monaco, Svizzera e Taiwan. Anche il periodo di validità della licenza tradotta è di un anno.
Le stazioni di servizio per il rifornimento di carburante sono capillarmente diffuse in tutto il Giappone, e la maggior parte offre un servizio completo, anche se di recente i distributori self-service sono diventati più comuni.
Se desiderate fare benzina in una stazione di rifornimento che offra un servizio completo, vi consigliamo di imparare alcune parole "in tema" in lingua giapponese. Quando arriverete alla stazione di rifornimento, un addetto vi mostrerà una piazzola in cui posteggiare. Spegnete quindi il motore, aprite il finestrino, dite "konnichiwa" (buon pomeriggio) e informate l'addetto di quanto carburante avete bisogno ("mantan" significa serbatoio pieno) e di che tipo di miscela (ad esempio "regular" ovvero normale) vorreste. Quindi chiarite il metodo di pagamento ("cash/credit card" ovvero contanti/carta di credito).
Nelle stazioni self-service ("serufu", in giapponese) sono presenti solo informazioni in lingua giapponese. Se non riuscite a fare benzina, dovrebbe comunque essere presente un addetto della stazione, che potrà aiturarvi. Per i pagamenti in contanti è di solito disponibile separatamente una macchinetta cambiamonete.
Nelle città parcheggiare può rivelarsi piuttosto costoso, mentre in campagna, nelle cittadine più piccole e nei paesi, sono ampiamente disponibili parcheggi gratuiti. Nei parchi nazionali o vicino a siti di interesse famosi è più comune un sistema a tariffa fissa (200-750 yen ad auto).
Le strutture ricettive di città applicano nella maggior parte dei casi una tariffa di parcheggio forfettaria a giorno/notte (per lo più intorno a 1.000 yen a notte), mentre quelle delle zone rurali offrono solitamente il parcheggio gratuito.
In Giappone esistono alcuni tipi di parcheggio davvero particolari, ad esempio quelli con ascensore in cui le auto sono parcheggiate in torri. I conducenti devono posizionare il veicolo su un ascensore, che, lentamente e in modo automatico, posizionerà l'auto nella torre. Al ritiro, l'auto verrà riconsegnata sempre tramite l'ascensore.
Un altro tipo di parcheggio è quello che utilizza delle basse barriere che, una volta posizionato il veicolo, vengono sollevate in modo da costituire un blocco fisico. Dopo aver pagato la tariffa del parcheggio (alla cassa automatica o presso lo spazio adibito), la barriera/blocco si abbasserà, consentendovi di allontanarvi in sicurezza.