Tre borghi sulla Nakasendo: sulle tracce dei samurai

Berangere Louys
Berangere Louys
Marketing Coordinator
Parigi, Francia
02 dic 2025
Consigli di viaggio per ogni stagione

Immagina un percorso in pietra che si snoda tra le montagne: una brezza fresca filtra tra cedri maestosi e case di legno dal tetto di paglia. È una strada dove paiono ancora affiorare i passi di samurai, messaggeri imperiali e pellegrini dell’epoca Edo. Benvenuti sulla Nakasendo — letteralmente “la strada attraverso le montagne centrali”. Uno dei richiami più suggestivi del Giappone storico: un mondo a parte, eppure facilmente raggiungibile per chi cerca autenticità.

Tipico villaggio lungo la Nakasendo, Kiso Valley, Giappone

Una via storica nel cuore del Giappone feudale 

La Nakasendo, lunga 534 chilometri, collegava Kyoto a Edo, l’odierna Tokyo, attraverso le Alpi Giapponesi. All’epoca, Kyoto era la capitale imperiale e il fulcro della vita culturale e politica del Paese, mentre Edo rappresentava la controparte vivace e in rapida crescita: il cuore pulsante di una nuova era. Questa strada univa le due grandi capitali del tempo, favorendo scambi politici e culturali. 

Durante lo shogunato Tokugawa (1603–1868) fu sviluppata un’ampia rete viaria per consolidare il potere e controllare il territorio. Tra le “Cinque Strade” ufficiali - Gokaido- che regolavano spostamenti e comunicazioni nell’era Edo, la Nakasendo aveva un ruolo centrale. Lungo il percorso i viaggiatori trovavano numerose "stazioni di posta" per riposo e rifornimenti, intervallate da blocchi di controllo, dove le autorità verificavano chi e che cosa transitava. 

Conosciuta anche come Kiso Kaido—e spesso chiamata semplicemente Kisoji dagli abitanti—la via aveva un forte valore storico e culturale. Diversamente dalla Tōkaidō costiera, la Nakasendo attraversava l’interno montano: meno esposta alle tempeste, ma più impegnativa dal punto di vista fisico. 

La strada era punteggiata da 69 stazioni, gli shukuba, dove ci si poteva fermare a mangiare e dormire. Queste tappe formavano una rete amministrativa essenziale per regolare i flussi di viaggio. I signori feudali (daimyō) erano tenuti a percorrerla per assolvere al servizio obbligatorio a Edo, la politica del sankin-kotai che rafforzava l’autorità dello shogun. 

Oggi, diverse di queste stazioni sono conservate con grande cura e offrono ai viaggiatori l’occasione rara di entrare nel passato e respirare l’atmosfera del Giappone dell’epoca Edo. 

Scorcio naturale tra Magome e Tsumago lungo la Nakasendo, tra montagne e foreste (Giappone)

La valle del Kiso: natura e cultura lungo la Nakasendo 

Nel cuore delle Alpi giapponesi, la valle del Kiso dispiega paesaggi grandiosi e un fascino intatto, offrendo un viaggio tra natura e storia. Attraversando le prefetture di Gifu e Nagano, la Nakasendō passa proprio qui, tra alcune delle antiche stazioni di posta meglio conservate del Giappone. 

Ogni tappa—da Magome a Tsumago, fino ai villaggi rimasti intatti lungo la via—è un piccolo scrigno di architettura tradizionale: case in legno, percorsi in pietra levigati da secoli di passi, giardini curati e vicoli illuminati da lanterne creano un’atmosfera unica, dove lo spirito del Giappone feudale è ancora percepibile. 

L’interno di una casa storica a Tsumago, Giappone

Chi percorre questi tratti storici è ricompensato da scenari notevoli: montagne maestose, foreste fitte, fiumi limpidissimi e vallate che al mattino si coprono di foschia. 

La valle del Kiso non è solo un paesaggio di rara bellezza: è un luogo in cui secoli di cultura e storia affiorano tra montagne boscose, stazioni di posta preservate e antichi cammini percorsi da samurai, mercanti e poeti. 

Le tradizioni artigiane—come le lacche di Kiso e la ceramica—sono vive in botteghe e mercati locali, dove si possono anche assaggiare i sapori autentici della regione: frutti di montagna, verdure fresche e pesce di fiume preparati secondo ricette tramandate. 

Bottega di Narai-juku che vende bacchette tradizionali giapponesi<

Camminare nella valle del Kiso significa immergersi nell’anima del Giappone: un itinerario in cui natura e storia si intrecciano. Per gli amanti del trekking, della cultura o semplicemente dell’autenticità, ogni tratto del percorso rivela qualcosa di speciale. Tra Magome e Tsumago, il lastricato diventa un filo che unisce persone, epoche e paesaggi—un’esperienza che resta. 

Lungo la Nakasendo: tre tappe imperdibili, oggi più vive che mai 

Magome in primavera, Prefettura di Gifu, Giappone

Magome-juku: la tappa che introduce alla Nakasendo 

Incastonata tra le montagne della prefettura di Gifu, Magome è spesso la prima tappa dei viaggiatori che esplorano oggi la Nakasendo. Il nome significa letteralmente “cesta per cavalli”: un rimando al passato, quando nelle salite più ripide gli animali venivano trasportati anziché cavalcati. 

Il villaggio, restaurato con grande cura, sembra un dipinto: un percorso in pietra in lieve pendenza, case tradizionali in legno, ruote ad acqua e ampie vedute sulle cime circostanti. La macchina fotografica qui trova soggetti ovunque. 

Negozio di souvenir a Magome-juku, Giappone

Vale la pena entrare nelle botteghe artigiane per portare a casa regali autentici: ceramiche, lacche di Kiso, sakè. Per una sosta, il Café Kappe è celebre per la vista sulla valle; in alternativa, uno dei numerosi noodle shop disseminati nel borgo. 

Consiglio da insider: con poche centinaia di yen, prova il gohei-mochi a un chiosco lungo la strada—spiedino di riso grigliato con glassa dolce al miso e noce. Una specialità locale che incarna lo spirito del cammino. 

Gohei-mochi

Dopo uno spuntino, si può esplorare la dimensione culturale di Magome. Sulla Old Nakasendo Street, a un minuto l’uno dall’altro, si trovano il Wakihonjin Museum e il Fujimura Memorial. In epoca Edo, la locanda secondaria per viaggiatori di rango (wakihonjin), chiamata Yawataya, aveva un ruolo chiave nella stazione di posta; l’edificio originale andò distrutto nel grande incendio del 1895, ma il Magome Wakihonjin Historical Museum ne ricostruisce il piano superiore ed espone arredi e oggetti d’epoca, offrendo uno sguardo sul sistema di ospitalità del Kisoji. 

Lo scrittore locale Shimazaki Toson nacque nell’honjin del paese (la locanda principale per dignitari), anch’esso in gran parte perduto nell’incendio del 1895. Oggi il Fujimura Memorial gli è dedicato: qui si possono vedere i resti dell’honjin e acquistare traduzioni dei suoi romanzi come souvenir. 

Dietro il Fujimura Memorial inizia anche il percorso spirituale di Magome: si raggiunge il tempio Eishoji, tempio di famiglia degli Shimazaki dal 1558, dove riposano lo scrittore, la moglie e le figlie. È possibile pernottare oppure provare la cucina vegetariana buddhista, lo shojin ryori

Cucina budista tradizionale Shojin Ryori

A Magome i cavi elettrici sono interrati e i segni della modernità quasi invisibili: il tempo sembra rallentare. La sera, quando i visitatori giornalieri ripartono, cala un’atmosfera particolarmente quieta e autentica. 

Tsumago-juku: il gioiello autentico della Nakasendo 

A circa 8 km da Magome, Tsumago è considerato uno dei villaggi storici meglio conservati del Giappone. Merito di un notevole progetto di tutela guidato dalla comunità locale: negli anni Settanta il borgo è stato restaurato seguendo regole rigorose—niente pubblicità, niente edifici moderni a vista, niente cavi elettrici sospesi. Il risultato è sorprendente. 

Ogni anno tantissimi visitatori vengono a cercare l’autenticità e la quiete di Tsumago, che offre uno sguardo raro sulla vita quotidiana dell’epoca Edo. Qui si trova l’honjin (la locanda principale destinata ai funzionari) e il wakihonjin (la locanda secondaria), tipiche delle stazioni di posta. A Tsumago-juku si possono visitare entrambe: l’honjin originale andò perduto ed è stato ricostruito nel 1995, mentre il wakihonjin è arrivato fino a noi ed è stato dichiarato Bene Culturale di Importanza Nazionale (Important Cultural Property) nel 2001. 

Altri punti di interesse a Tsumago-juku: 

Il Nagiso Museum of History, per approfondire la storia della regione. Il museo comprende tre sedi: il museo storico, il Tsumago Post Town Honjin e il Wakihonjin Okuya. Con un biglietto cumulativo si visitano tutte. 

Il piccolo Santuario Kabuto Kannon, dedicato a Minamoto no Yoshinaka. La tradizione lo fa risalire al XII secolo, quando Yoshinaka, signore di Kiso, depose un’immagine di Kannon (bodhisattva della compassione) nel proprio elmo come ex voto prima della battaglia durante la guerra Genpei (1180–1185). L’edificio attuale è di epoca Edo ed è stato restaurato nel 1998. 

Le Rovine del castello di Tsumago, antica struttura difensiva di cui sono ancora visibili diversi elementi: karabori (fossi), kuruwa (cinti esterni), obikuruwa (stretti bastioni) e terrapieni. Il sito offre anche un eccellente punto panoramico sulla valle. 

Il Tempio Rurisan Kotoku-ji, fondato nel 1500, è noto per i “pavimenti usignolo” e per un elegante ciliegio piangente, perfetto per le foto. Lo si riconosce subito per la facciata bianca su base in pietra, un piano più alto degli edifici vicini. 

Che sia per un’escursione o per una visita in giornata, Tsumago è accessibile a viaggiatori di ogni età ed esperienza: un tesoro culturale che accoglie tutti. 

Donna in kimono con ombrello tradizionale giapponese (wagasa) a Narai-juku, Giappone

Narai-juku: “la città dalle mille case” 

Più a nord, nella prefettura di Nagano, sorge Narai-juku, un tempo la più prospera delle 69 stazioni di posta della Nakasendo. Il borgo conserva un’eccezionale strada principale lunga circa un chilometro, fiancheggiata da case di mercanti a più piani, templi, pozzi pubblici e ryokan (locande tradizionali) tuttora in attività. 

Templi e santuari—come lo Shizume Shrine—offrono spazi di quiete e ricordano l’importanza spirituale che Narai ebbe lungo l’antica via. 

La cittadina è celebre anche per la ricca tradizione artigiana: lacche di Kiso e raffinati manufatti in legno. Ogni anno i festival la animano, tra cui l’Ochasubo Dōchū agli inizi di giugno, una vivace rievocazione in stile Edo. In inverno il paese si fa fiabesco, soprattutto il 3 febbraio, quando circa 1.500 candele di ghiaccio illuminano le strade. In primavera e in autunno, le colline intorno esplodono di colore—dal rosa tenue delle fioriture ai rossi e all’oro del foliage. 

Da non perdere la Residenza Nakamura, costruita agli inizi dell’Ottocento, con il suo splendido giardino: offre uno sguardo concreto sulla vita dei mercanti di Narai. 

Per chi ama la storia, vicino allo Shizume Shrine il Narakawa Folklore Museum raccoglie arredi, attrezzi agricoli, utensili in legno e dipinti locali. E fate caso ai pannelli dei bandi dello shogunato (kosatsuba): riportano le norme emanate dallo shogunato per gli abitanti. Naturalmente, consigliamo di assaggiare i soba della zona

Narai è inoltre benedetta da sorgenti d’acqua purissima, ingrediente prezioso per le birrerie locali che producono alcuni tra i migliori sakè del Giappone. Dopo una giornata di cammino, concedetevi una degustazione in un sakè bar come Sagyobar: lo staff sarà lieto di raccontare che cosa rende unico il sakè del territorio. 

Tratto della Nakasendo immerso nel bosco, Giappone

Trekking tra Magome e Tsumago: un viaggio fuori dal tempo 

Il tratto Magome–Tsumago è probabilmente il segmento più celebre della Nakasendo: unisce accessibilità, natura e storia. La maggior parte dei pellegrini parte da Magome, ideale punto d'accesso a questa tappa scenografica. Il sentiero misura circa 8 km e si snoda tra boschi, ruscelli, ponticelli in legno e piccoli santuari lungo la strada, per circa 3 ore di cammino. Ogni sezione ha una peculiarità, con brevi deviazioni panoramiche che invitano a esplorare tra un borgo e l’altro. 

Lungo il percorso si incontrano punti informativi sulla storia della Nakasendo e panchine, per una sosta silenziosa. Un dettaglio curioso risiede nel fatto che nei tratti di foresta compaiono campanelli anti-orso per scoraggiare gli animali curiosi. Non è raro, infatti, ritrovarsi completamente soli, con il fruscio delle foglie e il soffio del vento a fare compagnia. 

Il sentiero è affrontabile in entrambe le direzioni; partire da Magome offre però un piccolo vantaggio, perché il tracciato è perlopiù in discesa. L’ingresso a Tsumago invita a una sosta: il momento giusto per prendersi una pausa, riorganizzare le tappe e decidere come proseguire. Per semplificare la logistica, sono disponibili servizi di inoltro bagagli e autobus locali che riportano al punto di partenza senza dover ripercorrere il sentiero. 

Fiume lungo il Sentiero Nakasendo

Perché la Nakasendo continua ad affascinare i viaggiatori ancora oggi 

Nell’era dei treni ad alta velocità e delle città iperconnesse, la Nakasendo propone un altro ritmo: più lento, consapevole. Ogni passo racconta una storia, ogni villaggio è una finestra aperta su un'altra epoca. 

Percorrere questo cammino significa immergersi in un mondo a parte, lontano dal frastuono della vita moderna: un ritorno alla quiete, alla semplicità, a un rapporto armonioso con la natura. 

La Nakasendo si può vivere in molti modi: esistono vari itinerari che collegano tappe diverse, così ognuno può modellare il viaggio sul proprio tempo, sul proprio passo e sui propri interessi. 

Si viene qui per: 

  • conoscere il Giappone rurale e tradizionale 

  • camminare nella natura senza ostacoli 

  • entrare in contatto con le comunità locali in modo autentico e significativo 

  • scoprire la storia a cielo aperto, passo dopo passo 

  • ammirare la varietà dei paesaggi: montagne, foreste, valli e risaie accompagnano il percorso 

È anche la scelta ideale per chi ha già visitato Tokyo, Kyoto o Osaka e desidera un lato del Giappone più profondo e personale: un viaggio fuori dalle rotte più battute, nel cuore vero del Paese. 

Antica ruota ad acqua in un borgo lungo la Nakasendo

Pianificare il viaggio: consigli pratici 

Come arrivare

Partendo da Kyoto o Tokyo, pianificare l’itinerario sulla Nakasendo è davvero facile: 

Da Tokyo:
Shinkansen fino a Nagoya, quindi JR Shinano (limited express) per Nakatsugawa Station, circa 50 minuti. Da lì, breve corsa in bus fino a Magome, uno degli accessi più comodi al percorso. 

Da Kyoto o Osaka:
treno per Nagoya e poi stesso itinerario, JR Shinano per Nakatsugawa e bus per Magome. 

Molti itinerari classici collegano Kyoto e Tokyo includendo le tappe storiche della Nakasendo tra le due antiche capitali. Se desideri un percorso su misura, i nostri consulenti possono aiutarti a definire tratte, tempi e soste in una consulenza online dedicata. 

Una strada a Narai-juku, Giappone

Periodo migliore 

  • Primavera (aprile–maggio): fioritura dei ciliegi e temperature miti. 

  • Autunno (ottobre–novembre): fogliame rosso-oro, atmosfera suggestiva e clima piacevole. 

  • Inverno (gennaio–febbraio): scenari innevati e fascino d’inverno; temperature spesso sotto lo zero. 

  • Estate (luglio–agosto): più fresca rispetto alle pianure, ma attenzione alla stagione delle piogge in luglio. 

Fiume in autunno, Giappone

Cosa mettere nello zaino: 

  • Scarpe comode

  • Abbigliamento a strati, adeguato alla stagione 

  • Acqua, snack e… una fotocamera (o smartphone) 

Stivali su un sentiero in legno tra le foglie d’autunno

Ben oltre un semplice viaggio 

La Nakasendo non collega solo luoghi: mette in contatto epoche, emozioni e culture. È una strada fatta di pietra, certo, ma anche di memoria, riflessione e riconnessione. 

Camminarla significa entrare nel suo ritmo quieto. Passo dopo passo affiora un Giappone lento, discreto e profondo—che si lascia conoscere da chi gli dedica tempo e attenzione. 

Magome, il Giappone sulla Nakasendo al tramonto

Dall’ispirazione al viaggio 

Sul sito di japanspecialist sono disponibili itinerari su misura che includono la via del Nakasendo, dove natura, tradizione e patrimoni secolari si incontrano. 

Eredità del Giappone antico – Sulle orme dei samurai lungo le antiche strade del Gokaido: da Tokyo ai borghi silenziosi, con arrivo a Kyoto. 

Avventura Samurai – Un tuffo nella storia feudale tra castelli, vie storiche e cultura materiale: per chi ama la grande Storia. 

I nostri consulenti di viaggio sono a tua disposizione per progettare il percorso più adatto alle tue esigenze. Con un contatto rapido, inizia a pianificare.

Ryoko wo tanoshinde kudasai - Buon viaggio! 

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Consulenza Online
Tratto della Nakasendo immerso nella foresta

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